Serie A 2018/2019

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    CITAZIONE (Me medesimo @ 31/1/2019, 16:45) 
    CITAZIONE (AdP® @ 31/1/2019, 16:08) 
    Io sono uno di quelli che ritiene Di Francesco uno dei migliori allenatori in circolazione. Poi è un gusto personale per quanto riguarda l’idea di calcio che propone, per cui l’ho sempre sostenuto e lo farò sempre (tanto che lo avrei voluto sulla panchina della Nazionale al posto di Mancini), però dopo una sconfitta del genere non puoi confermare l’allenatore, se pur chiaro che non può essere colpa dell’allenatore se prendi una legnata del genere da un avversario che sta bazzicando la metà classifica in campionato ma metaforicamente devono dare uno scossone, senza dimenticare che la Roma veniva da 3 gol rimontati a Bergamo, insomma... la situazione si sta facendo drammatica e una sconfitta così non da spunti per ripartire nell’immediato se tutto rimane così. Sicuramente lo tengono perché sanno che la partita contro il Milan è di vitale importanza ma le due squadre stanno affrontando periodi diametralmente opposti e andarci così forse è più rischioso di andarci con un allenatore incaricato 4 giorni prima... chiaramente non ha più la situazione in mano e spesso si è intestardito su molte partite ma un 7-1 non è giustificabile, nemmeno se lo si subisce al Camp Nou è giustificabile figuriamoci al Franchi... contro forse la peggior Fiorentina dei Della Valle tolta la neopromossa

    Concordo sul Difra, uno dei migliori in circolazione.
    Sull'esonero il discorso è complicato. Eusebio purtroppo sta pagando per colpe non del tutto sue, e purtroppo la squadra non lo segue più. Se la Roma è una società intelligente non lo caccia visto che c'è anche un ottavo di Champions non proibitivo da giocare. Considera anche questo: le alternative chi sarebbero? Farebbero meglio di lui con questa squadra in un ambiente come quello romanista?
    Non tutto è perduto, la Roma è quinta a -1 dal Milan e alla prossima potrebbe ritrovarsi a +2, a fine Campionato un quarto posto non lo vedo un risultato utopico, se poi passa pure contro il Porto...

    Il discorso ai punti è naturalmente aperto, ma la missione della Roma da qui alla fine è quella di perdere meno treni possibili e una sconfitta o non vittoria contro il Milan sarebbe uno dei treni persi, arrivato dopo una sconfitta allucinante e una rimonta subita clamorosa nonché 10 gol subiti in 5 giorni. Il tutto rischia di crollare come un castello di carte, già questa stagione ha virato sin da subito su un ridimensionamento dato che si parlava di una squadra reduce da una semifinale di Champions, rischia di risucchiarsi in un imbuto. Ti ripeto, amo Di Francesco ma se ha perso di mano la squadra a questo punto chiunque può fare meglio
     
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    Lega Serie A, colpo allo streaming pirata: bloccata importante piattaforma Iptv

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    La sentenza del Tribunale di Milano accoglie il ricorso della Lega contro No Freez Iptv, uno dei principali Iptv usati per seguire in streaming il calcio italiano. I provider avranno ora 4 giorni di tempo per chiudere la piattaforma, con una sanzione di 5mila euro per ogni giorni di ritardo.

    A tal proposito, si era espresso nelle scorse settimane il presidente della Lega, Gaetano Miccichè: "La pirateria è un crimine che danneggia non solo il patrimonio dei club e degli appassionati di calcio, ma anche priva tutto il movimento del calcio delle risorse necessarie alla crescita. È necessario che le istituzioni, le autorità e le forze dell' ordine proseguano in questa lotta".

    Fonte: calciomercato.com
     
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    Il Napoli torna vincente: 3-0 alla Sampdoria, niente record per Quagliarella

    Dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, la squadra di Carlo Ancelotti ritrova il sapore dei tre punti. Battuta la Samp 3-0 grazie ai gol di Milik, Insigne e Verdi (su rigore).




    Il Napoli prova a risollevarsi dopo una settimana da incubo. Prima il -11 dalla Juventus, poi l’eliminazione dalla Coppa Italia, un duro colpo per gli azzurri che provano però a mantenere le distanze in attesa dell’inizio dell’Europa League. Segna Milik, torna al gol Insigne che finalmente può gioire dopo un momento di appannamento sotto porta. Nel finale c’è spazio anche per Verdi che segna su rigore il 3-0 definitivo. Non che la Sampdoria non abbia avuto occasioni, anzi. Ma questa volta niente gol per Quagliarella che non riesce a segnare al suo Napoli. Niente record per l’attaccante della Samp, che non riesce a superare Batistuta (fermi entrambi a quota 11 partite consecutive con almeno un gol).

    Cronaca
    Napoli un po’ contratto ad inizio gara, con la Sampdoria che si difende bene. La prima occasione è per Callejon, ma il sinistro dello spagnolo finisce alto. Ci prova anche Insigne, poi è Gastón Ramírez ad avere una ghiotta chance di testa con l’uruguaiano che manda però alto. Al 25’ arriva il vantaggio del Napoli con il gol di Milik, servito da Callejon (fantastica però l’apertura di Hamsik). Un minuto dopo c’è anche il gol di Insigne che piega le mani ad Audero dopo il servizio di Callejon. Ci prova due volte Quagliarella, poi è decisivo Audero sulla conclusione tutta potenza di Mário Rui che sfiora il 3-0. Nel finale di tempo c’è anche il gol di Milik, ma l’arbitro annulla tutto per un fuorigioco all’inizio dell’azione.

    Nel secondo tempo è sempre palla per Quagliarella, ma la difesa del Napoli non si lascia scappare un pallone. Insigne, intanto, manca il terzo gol con il classico destro a giro dal limite. Quagliarella ha comunque una chance, ma la sua rovesciata viene contratta da Allan. Occasione anche per Bereszynski che sfiora il palo sugli sviluppi di un corner. Giampaolo butta nella mischia Saponara e Gabbiadini e a questo punto Ancelotti si copre con l’ingresso di Diawara. Il Napoli, infatti, riparte e sfiora il gol con Milik e Koulibaly. Nel finale entra anche Verdi che trova il gol del 3-0 dal dischetto dopo un braccio di Andersen in area.

    La statistica
    8 -
    Le reti di Insigne in campionato che torna finalmente al gol che mancava ormai dal 2 Novembre scorso.

    Il Tweet
    L’immagine della partita..


    Il migliore
    José María CALLEJÓN -
    Nel primo tempo si mangia letteralmente Murru, con diverse sgroppate sulla fascia destra. Dai suoi piedi partono tutte le giocate del Napoli: suo l’assist per Milik, sempre suo il servizio per Insigne che firma il 2-0.

    Il peggiore
    Nicola MURRU -
    Partita da incubo per l’esterno sardo. Non lo si vede mai ad attaccare, ma soprattutto lascia semaforo verde alle fiammate di Callejon.



    Tabellino

    Napoli-Sampdoria 3-0

    Napoli (4-4-2):
    Meret: Hysaj, N.Maksimović, Koulibaly, Mário Rui; Callejón, Allan, Hamsik (74’ Diawara), Zielinski; Milik (90’ Ounas), Insigne (83’ Verdi).
    All. Carlo Ancelotti

    Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, J.Andersen, Colley, Murru; Linetty, Ekdal (73’ Ronaldo Vieira), Jankto; Gastón Ramírez (54’ Saponara); Quagliarella, Defrel (59’ Gabbiadini).
    All. Marco Giampaolo

    Marcatori: 25’ Milik (N), 26’ Insigne (N), 89’ rig. Verdi (N)

    Arbitro: Luca Pairetto, sezione di Nichelino

    Ammoniti: 73’ Jankto, 76’ Murru, 88’ J.Andersen

    Espulsi: nessuno

    Fonte: EuroSport
     
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    Juventus beffata da Gervinho! Il Parma agguanta il 3-3 nel recupero allo Stadium

    A Torino succede di tutto: bianconeri avanti di due gol per due volte ma acciuffati nel recupero dal gol di Gervinho. Alla Juventus non basta la doppietta di Ronaldo: per la squadra di Allegri arriva un'altra delusione.



    Clamoroso allo Stadium! Dopo l'eliminazione in Coppa Italia contro l'Atalanta, la Juventus colleziona un'altra serata difficile, pareggiando per 3-3 contro il Parma in maniera a dir poco rocambolesca. A Torino succede di tutto: che i bianconeri chiudano avanti di un gol il primo tempo dopo averlo dominato. Che la ripresa si metta anche meglio, con Ronaldo (doppietta per lui) e soci avanti di due reti per due volte, nonostante il centro quasi estemporaneo di Barillà. Ma anche che il Parma sfrutti le amnesie di una squadra ferita e insicura come quella di Allegri, rimontando con due prodezze costruite sull'asse Inglese e Kucka e finalizzate da Gervinho. Più che per la classifica, il Napoli resta a -9, il risultato fa male per le dinamiche con cui è maturato. E per Allegri ci sono altre brutte notizie. Douglas Costa e Bernardeschi sono usciti malconci dal campo. A meno di tre settimane dalla partita con l'Atletico, la situazione in infermeria è tutt'altro che rosea. Appendice per il Parma, generoso a crederci quando molte squadre, magari, avrebbero mollato. Bravi.

    La cronaca del match
    Allegri è in emergenza difensiva e con Rugani schiera subito Caceres, alla terza avventura in bianconero. Davanti torna Mandzukic. Nel Parma c’è Kucka a centrocampo, con Biabiany e Gervinho ai fianchi di Inglese. L’avvio del Parma è coraggioso e arrembante. Kucka chiama subito in causa Perin, poi Scozzarella calcia sul fondo. Ma prese le misure dell’avversario, la Juventus comincia a macinare gioco. Gli esterni lavorano bene, i centrocampisti si inseriscono, Pjanic dirige le operazioni. La prima, vera occasione è per Ronaldo, che spaventa Sepe con un destro velenoso. Il Parma si abbassa troppo, mentre i bianconeri sbuffano cercando il varco giusto nel traffico da ora di punta dell’area avversaria. Khedira centra un palo clamorosa con un mancino da pochi metri, poi Cancelo calcia alto dopo un’ottima azione personale. È il preludio del gol, che arriva al minuto 36. Matuidi riceve al limite e allarga sulla sinistra per Ronaldo. Il portoghese scivola al momento del tiro, ma sfruttando la deviazione di Iacoponi beffa Sepe. Il Parma non reagisce e la Juve insiste. Ci provano Mandzukic, Pjanic e ancora Ronaldo, ma Sepe e la cattiva mira mandando le squadre all'intervallo separate da un solo gol.

    Nella ripresa, Allegri manda subito in campo Bernardeschi per il malconcio Douglas Costa. Il primo quarto d'ora non vive di grosse emozioni, poi la Juventus accelera ancora. Lo sfortunato Khedira colpisce di testa il secondo palo della sua partita e poco dopo si vede negare la gioia del gol dalla prodezza di Sepe. Poi la Juve passa. Cross di Mandzukic, spizzata di Ronaldo e sinistro sottoporta di Rugani per il 2-0. Neanche tempo di festeggiare che il parma si torna sotto. Merito di Kucka, al cross, e soprattutto di Barillà, che di testa infila l'angolino. Ma Ronaldo non ci sta e salendo in cielo a raccogliere il cross di Mandzukic fa 17 in campionato. Finita? Tutt'altro. Inglese e Gervinho, fino a quel momento attori quasi marginali della contesa, decidono di trasformare il finale del film in qualcosa di inatteso. L'ivoriano ci mette il tacco per il 3-2 su assist di Kucka e non si fa pregare nel ribadire in rete la sponda impeccabile dell'ex Chievo per il 3-3 che mette la parola fine sul match. Tutto vero.

    La statistica
    17 -
    I gol di Ronaldo in Serie A fin qui. Dopo 22 giornate solo David Trezeguet aveva fatto meglion con la maglia bianconera, nel 2005/06.

    Il migliore
    Cristiano RONALDO -
    Fortunato sul primo gol, devastante sul secondo. Dopo la partita sottotono con l'Atalanta, lui non sbaglia, tornando a fare la differenza e mettendo in costante apprensione la difesa avversaria. Sarebbe stato il protagonista del match a mani basse, ma Gervinho gli ha rovinato la scena.

    Il peggiore
    Martin CACERES -
    Si aspettava di certo un ritorno migliore, l'uruguaiano. Comincia male, rischiando sulla pressione di Inglese. E nella ripresa va in costante affanno sullo stesso ex attaccante del Chievo. Ha le sue attenuanti, ma non bastano.



    Il tabellino

    Juventus-Parma 3-3

    Juventus (4-3-3):
    Perin; Cancelo, Rugani, Caceres, Spinazzola; Khedira (78' Bentancur), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (46’ Bernardeschi) (87' Emre Can), Mandzukic, Ronaldo.
    All. Allegri

    Parma (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Kucka (86' Sprocati), Scozzarella (76’ Stulac), Barillà; Biabiany (56’ Siligardi), Inglese, Gervinho.
    All. D’Aversa

    Marcatori: 36’, 66’ Ronaldo, 62’ Rugani, 64’ Barillà, 73', 90+2' Gervinho

    Ammoniti: Barillà, Scozzarella, Mandzukic

    Fonte: EuroSport
     
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    Può essere un campanello d’allarme quello di una Juve che senza Chiellini e Bonucci subisce 6 gol in due partite questo è vero, ma alla fine contro il Parma (che si tratta comunque di una partita che a un minuto dalla fine la Juve stava portando a casa) è successo quello che un po’ tutti ci aspettavamo, ovvero una Juve che ammazza il campionato nei primi mesi per poi allentare la presa una volta che ci si avvicina al clou della Champions.

    L’Inter invece affonda in una situazione che aveva già dato segnali preoccupanti di non reazione. Personalmente ho scaricato Spalletti da un pezzo in quanto ritengo abbia fallito nel suo obbiettivo, ovvero dare un’identità all’Inter sulla quale ricostruire uno pseudo ciclo che dia soddisfazione ai tifosi. Spero che il pelatone rassegni le dimissioni per uscirne più a testa alta possibile, essendo consapevole che naturalmente non tutte le colpe sono le sue ma ha delle responsabilità oggettive troppo grandi e ha perso ogni genere di credibilità sia dalla squadra che dai tifosi. Approfondirò
     
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    CITAZIONE (AdP® @ 4/2/2019, 11:18) 
    Può essere un campanello d’allarme quello di una Juve che senza Chiellini e Bonucci subisce 6 gol in due partite questo è vero, ma alla fine contro il Parma (che si tratta comunque di una partita che a un minuto dalla fine la Juve stava portando a casa) è successo quello che un po’ tutti ci aspettavamo, ovvero una Juve che ammazza il campionato nei primi mesi per poi allentare la presa una volta che ci si avvicina al clou della Champions.

    L’Inter invece affonda in una situazione che aveva già dato segnali preoccupanti di non reazione. Personalmente ho scaricato Spalletti da un pezzo in quanto ritengo abbia fallito nel suo obbiettivo, ovvero dare un’identità all’Inter sulla quale ricostruire uno pseudo ciclo che dia soddisfazione ai tifosi. Spero che il pelatone rassegni le dimissioni per uscirne più a testa alta possibile, essendo consapevole che naturalmente non tutte le colpe sono le sue ma ha delle responsabilità oggettive troppo grandi e ha perso ogni genere di credibilità sia dalla squadra che dai tifosi. Approfondirò

    Concordo su tutto quello che hai scritto.
    Il pareggio della Juve in sè per sè ci può stare visto che comunque ha un grosso margine sul Napoli in campionato.
    Ovviamente ciò non toglie che deve risolvere i suoi problemi difensivi accentuati comunque da una coppia difensiva che non è quella titolare, ma nonostante tutto questo campanello d'allarme dei tre gol subiti sia in Coppa Italia che in Serie A, potrà rientrare se nelle prossime partite ritorneranno sia Bonucci che Chiellini.

    Decisamente diversa invece la nostra situazione.
    Stiamo andando semplicemente allo sbando.
    Dobbiamo solo dire grazie alla Roma che non è riuscita a vincere contro il Milan.
    Perdere 1-0 in casa contro il Bologna giocando malissimo è una vera e propria umiliazione.

    Qua per svoltare la situazione, o appendi uno per uno tutti i giocatori al muro, oppure mandi via Spalletti.
    Non si può continuare così, è inaccettabile.
     
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    CITAZIONE (EDEN HAZARD THE TOP PLAYER @ 5/2/2019, 10:39) 
    CITAZIONE (AdP® @ 4/2/2019, 11:18) 
    Può essere un campanello d’allarme quello di una Juve che senza Chiellini e Bonucci subisce 6 gol in due partite questo è vero, ma alla fine contro il Parma (che si tratta comunque di una partita che a un minuto dalla fine la Juve stava portando a casa) è successo quello che un po’ tutti ci aspettavamo, ovvero una Juve che ammazza il campionato nei primi mesi per poi allentare la presa una volta che ci si avvicina al clou della Champions.

    L’Inter invece affonda in una situazione che aveva già dato segnali preoccupanti di non reazione. Personalmente ho scaricato Spalletti da un pezzo in quanto ritengo abbia fallito nel suo obbiettivo, ovvero dare un’identità all’Inter sulla quale ricostruire uno pseudo ciclo che dia soddisfazione ai tifosi. Spero che il pelatone rassegni le dimissioni per uscirne più a testa alta possibile, essendo consapevole che naturalmente non tutte le colpe sono le sue ma ha delle responsabilità oggettive troppo grandi e ha perso ogni genere di credibilità sia dalla squadra che dai tifosi. Approfondirò

    Concordo su tutto quello che hai scritto.
    Il pareggio della Juve in sè per sè ci può stare visto che comunque ha un grosso margine sul Napoli in campionato.
    Ovviamente ciò non toglie che deve risolvere i suoi problemi difensivi accentuati comunque da una coppia difensiva che non è quella titolare, ma nonostante tutto questo campanello d'allarme dei tre gol subiti sia in Coppa Italia che in Serie A, potrà rientrare se nelle prossime partite ritorneranno sia Bonucci che Chiellini.

    Decisamente diversa invece la nostra situazione.
    Stiamo andando semplicemente allo sbando.
    Dobbiamo solo dire grazie alla Roma che non è riuscita a vincere contro il Milan.
    Perdere 1-0 in casa contro il Bologna giocando malissimo è una vera e propria umiliazione.

    Qua per svoltare la situazione, o appendi uno per uno tutti i giocatori al muro, oppure mandi via Spalletti.
    Non si può continuare così, è inaccettabile.

    Esatto... credo che “attaccando” i giocatori al muro non si ottenga niente, appunto per questo opterei per un cambio in panchina. Le mie motivazioni sono le seguenti:

    1) La mala gestione dei giocatori. Tra chi insistentemente sempre in campo e chi dimenticato che di conseguenza quando viene chiamato in causa difficilmente si rende utile alla causa. Ho visto bruciare un Joao Mario che tecnicamente è scarso ma a farlo giocare per partite e partite trequartista si accentuano più i difetti che i pregi. Brozovic, sul quale vengono fatti grandi elogi a Spalletti che gli ha indovinato il ruolo, dimenticando però che l’anno scorso in questo periodo l’aveva scaricato e si trovava sull’aereo per Siviglia dopo che era stato impiegato sempre trequartista anche lui. E cito soltanto i vari Dalbert, Candreva, Perisic ecc...

    2) Il non aver mai cercato un’identità di gioco. Un’Inter sterile da due anni (parlo solo della gestione Spalletti), con zero manovra offensiva, per fortuna è stata creata una grande difesa ed è esclusivamente grazie a questo che siamo riusciti a non naufragare del tutto.

    3) Che si collega al 2, il non aver mai provato schemi diversi dal suo 4-2-3-1. L’anno scorso ci ha snervato con il gioco dei cross tanto da sputtanare giocatori di valore come Candreva e bruciando il povero Eder che poteva essere davvero un’arma per quella squadra dove invece si era ridotto a giocare i minuti di recupero per rimediare cartellini gialli per fermare le ripartenze avversarie. Quest’anno la sua confusione nasce per me dal flop Nainggolan, il quale doveva essere il trequartista del suo 4-2-3-1 ma è diventato impresentabile dovendosi adattare a un 4-3-3 dove la squadra ha reso meglio devo dire.

    4) La paura. La crisi dell’Inter è iniziata dall’eliminazione dalla Champions League. Proprio da li la squadra ha iniziato a scendere, poi naturalmente ti schianti al suolo quando anche le gambe mancano (in coincidenza sempre a Gennaio), creando così calo fisico e mentale dove un Bologna qualsiasi può batterti. Chiusa questa parentesi, si parte con 6 punti in 2 partite nel girone, partite non di certo perfette ma vinte in stile Inter, con sacrificio e determinazione. Da li in poi (verificate anche voi) nelle restanti 4 partite sbaglia sempre la formazione ricorrendo a cambi di riparazione a fine primo tempo sprecando sostituzioni e dando alla squadra (che di per se è sempre stata instabile) non troppa fiducia e aprendo praterie agli avversari. La partita di Londra fu incommentabile, contro un Tottenham con tanti titolari in panchina dovevamo farcela invece giochi per lo 0-0 prendendolo in culo sistematicamente col PSV che te lo dico a fare... qui c’è stato anche un calo di personalità, e accetto l’inesperienza, non accetto però la melina a centrocampo una volta segnato l’1-1 mettendosi in mano al risultato dell’altra partita, questo è da pazzi e infatti siamo in Europa League. E non cito le due partite con la Juve perché sapete bene com’è andata.
     
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    Da tifoso juventino, per il momento, non vedo niente di cui preoccuparsi.

    La Juve ha sempre fatto fatica in questo periodo del'anno, i carichi sono aumentati in vista della Champions e ci sono parecchi infortuni e gente rientrata da poco.

    Sarebbe anche meglio non paragonare la partita con l'Atalanta di Coppa Italia (della quale ho parlato QUI) con quella avvenuta qualche giorno fa contro il Parma in Campionato, in quanto sono state preparate e gestite diversamente. La seconda, soprattutto, è stata un pareggio avvenuto in maniera casuale al 93esimo dopo aver dominato per lunghi tratti e dopo aver preso due pali. Terzo pareggio su 22 partite, le restanti sono tutte vittorie. Unica squadra ancora imbattuta nei cinque maggiori Campionati europei. Se questa è crisi...o ci si aspettava di vincerle tutte?

    Se si continuerà così pure a febbraio è ovvio che ci sarà qualcosa da rivedere, per ora le cose non dico che vanno benissimo ma non sono neppure disastrose come tanti disfattisti vanno blaterando in giro. Bisogna saper essere pazienti.

    In tanti fanno notare che tra qualche settimana ci sarà l'Atletico Madrid. Vero.
    Ma vorrei evidenziare che neppure loro se la stanno passando bene, però non vedo tifosi che si strappano i capelli. Qualcuno ce ne sarà sicuramente, ma in proporzione non ai livelli nostrani.

    Per chi volesse controllare:


    Mentre questa è la loro pagina Facebook ufficiale. Ci sono vari commenti, tra cui quelli che giustificano la sconfitta per episodi arbitrali. Un utente ha scritto che manca un rigore e che se al posto dell'Atletico ci fossero stati Barcellona o Real sicuro l'avrebbero assegnato (vi ricorda qualcosa?) mentre c'è un tizio anti-juventino che dice che l'importante è che si riprendano per sbattere fuori la Juve dalla Champions.

    E i colchoneros non sono primi in Campionato a +9 sulla seconda con lo scontro diretto a favore, anzi, sono secondi a -6 dalla capolista Barcellona. Della differenza reti, poi, non ne parliamo.


    CITAZIONE (EDEN HAZARD THE TOP PLAYER @ 5/2/2019, 10:39) 
    Concordo su tutto quello che hai scritto.
    Il pareggio della Juve in sè per sè ci può stare visto che comunque ha un grosso margine sul Napoli in campionato.
    Ovviamente ciò non toglie che deve risolvere i suoi problemi difensivi accentuati comunque da una coppia difensiva che non è quella titolare, ma nonostante tutto questo campanello d'allarme dei tre gol subiti sia in Coppa Italia che in Serie A, potrà rientrare se nelle prossime partite ritorneranno sia Bonucci che Chiellini.

    Decisamente diversa invece la nostra situazione.
    Stiamo andando semplicemente allo sbando.
    Dobbiamo solo dire grazie alla Roma che non è riuscita a vincere contro il Milan.
    Perdere 1-0 in casa contro il Bologna giocando malissimo è una vera e propria umiliazione.

    Qua per svoltare la situazione, o appendi uno per uno tutti i giocatori al muro, oppure mandi via Spalletti.
    Non si può continuare così, è inaccettabile.

    CITAZIONE (AdP® @ 5/2/2019, 17:04) 
    Esatto... credo che “attaccando” i giocatori al muro non si ottenga niente, appunto per questo opterei per un cambio in panchina. Le mie motivazioni sono le seguenti:

    1) La mala gestione dei giocatori. Tra chi insistentemente sempre in campo e chi dimenticato che di conseguenza quando viene chiamato in causa difficilmente si rende utile alla causa. Ho visto bruciare un Joao Mario che tecnicamente è scarso ma a farlo giocare per partite e partite trequartista si accentuano più i difetti che i pregi. Brozovic, sul quale vengono fatti grandi elogi a Spalletti che gli ha indovinato il ruolo, dimenticando però che l’anno scorso in questo periodo l’aveva scaricato e si trovava sull’aereo per Siviglia dopo che era stato impiegato sempre trequartista anche lui. E cito soltanto i vari Dalbert, Candreva, Perisic ecc...

    2) Il non aver mai cercato un’identità di gioco. Un’Inter sterile da due anni (parlo solo della gestione Spalletti), con zero manovra offensiva, per fortuna è stata creata una grande difesa ed è esclusivamente grazie a questo che siamo riusciti a non naufragare del tutto.

    3) Che si collega al 2, il non aver mai provato schemi diversi dal suo 4-2-3-1. L’anno scorso ci ha snervato con il gioco dei cross tanto da sputtanare giocatori di valore come Candreva e bruciando il povero Eder che poteva essere davvero un’arma per quella squadra dove invece si era ridotto a giocare i minuti di recupero per rimediare cartellini gialli per fermare le ripartenze avversarie. Quest’anno la sua confusione nasce per me dal flop Nainggolan, il quale doveva essere il trequartista del suo 4-2-3-1 ma è diventato impresentabile dovendosi adattare a un 4-3-3 dove la squadra ha reso meglio devo dire.

    4) La paura. La crisi dell’Inter è iniziata dall’eliminazione dalla Champions League. Proprio da li la squadra ha iniziato a scendere, poi naturalmente ti schianti al suolo quando anche le gambe mancano (in coincidenza sempre a Gennaio), creando così calo fisico e mentale dove un Bologna qualsiasi può batterti. Chiusa questa parentesi, si parte con 6 punti in 2 partite nel girone, partite non di certo perfette ma vinte in stile Inter, con sacrificio e determinazione. Da li in poi (verificate anche voi) nelle restanti 4 partite sbaglia sempre la formazione ricorrendo a cambi di riparazione a fine primo tempo sprecando sostituzioni e dando alla squadra (che di per se è sempre stata instabile) non troppa fiducia e aprendo praterie agli avversari. La partita di Londra fu incommentabile, contro un Tottenham con tanti titolari in panchina dovevamo farcela invece giochi per lo 0-0 prendendolo in culo sistematicamente col PSV che te lo dico a fare... qui c’è stato anche un calo di personalità, e accetto l’inesperienza, non accetto però la melina a centrocampo una volta segnato l’1-1 mettendosi in mano al risultato dell’altra partita, questo è da pazzi e infatti siamo in Europa League. E non cito le due partite con la Juve perché sapete bene com’è andata.

    Ma siete proprio sicuri che la colpa sia quasi esclusivamente di Spalletti e che esonerandolo otterreste risultati migliori? Quanti allenatori avete cambiato in questi anni?
    Non è che la colpa sia da spartire tra giocatori che pensano ai propri interessi e alla società che non si fa sentire?

    Giocatori che spesso e volentieri non hanno il coraggio di metterci la faccia e permettono che persone a loro vicine si intromettano, vedi la compagna di Candreva, il padre di Lautaro Martinez, ecc. e che in campo fanno schifo.
    Giocatori mediocri spacciati per "futuri fenomeni" tipo Gagliardini, Politano, ma davvero? E altri che ora non mi vengono in mente.

    Non è che bisognava impuntarsi e vendere Perisic dopo il Mondiale col quale si poteva ricavare tra i 60 e gli 80 milioni? Per un giocatore che è forte ma non un fenomeno, è discontinuo, in fase calante e adesso pure svogliato e probabilmente non va neppure d'accordo con Icardi.

    Ecco, parliamo di Icardi. Grandissimo bomber, certo. Ma dargli la fascia da capitano è stata la scelta giusta? È normale che comandi lui? È normale che, ormai, una volta al mese va a chiedere l'aumento o il ritocco dell'ingaggio e la società lo accontenta senza ribellarsi? È normale che abbia fatto scappare tutti gli altri attaccanti comprati? E mi fermo qui, su di lui ci sarebbe tanto da dire ma immagino che voi interisti ne sappiate più di me.

    Non credete che la fascia da capitano, come sostengo da anni, sarebbe stato meglio assegnarla ad Handanovic che sono anni che vi salva da imbarcate, cosa che sta facendo pure ultimamente? Un giocatore silenzioso, sottovalutatissimo, eppure sta facendo più di tutti. Chiaro che non è lo Julio Cesar del 2010, ma rimane comunque un ottimo portiere. E secondo me sarebbe anche perfetto come uomo immagine e come tramite per i tifosi.

    Sia chiaro che a me, da juventino, interessa poco di ciò che è interessata a fare la vostra società con Spalletti. Se ritengono che esonerare l'ennesimo allenatore in qualche anno sia la soluzione, che facciano pure. Solo che non capisco tutto questo accanimento nei suoi confronti da parte dei tifosi. Avrà pure le sue colpe, e nessuno lo mette in dubbio, ma il problema per me sta a monte e non è di certo lui. Chi vuol capire, capisca. Ma mi sembra abbastanza evidente cosa sto cercando di dire.

    Vi serve una rivoluzione. Ma se la vostra società permette a quello là davanti di fare il cazzo che vuole, senza metterlo in riga, senza buttarlo giù dal piedistallo dove l'hanno messo ormai da anni e senza sbolognarlo al primo che capita (tanto Wanda ha detto che le offerte ci sono, perché non approfittarne? Oppure sicuramente sta mentendo?) difficilmente le cose cambieranno. Potrebbero arrivare pure Conte o Simeone, anche nello stesso momento, sapete cosa accadrebbe? Ciò che accade da anni a questa parte.

    Edited by Me medesimo - 5/2/2019, 21:01
     
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    CITAZIONE (Me medesimo @ 5/2/2019, 20:23) 
    Da tifoso juventino, per il momento, non vedo niente di cui preoccuparsi.

    La Juve ha sempre fatto fatica in questo periodo del'anno, i carichi sono aumentati in vista della Champions e ci sono parecchi infortuni e gente rientrata da poco.

    Sarebbe anche meglio non paragonare la partita con l'Atalanta di Coppa Italia (della quale ho parlato QUI) con quella avvenuta qualche giorno fa contro il Parma in Campionato, in quanto sono state preparate e gestite diversamente. La seconda, soprattutto, è stata un pareggio avvenuto in maniera casuale al 93esimo dopo aver dominato per lunghi tratti e dopo aver preso due pali. Terzo pareggio su 22 partite, le restanti sono tutte vittorie. Unica squadra ancora imbattuta nei cinque maggiori Campionati europei. Se questa è crisi...o ci si aspettava di vincerle tutte?

    Se si continuerà così pure a febbraio è ovvio che ci sarà qualcosa da rivedere, per ora le cose non dico che vanno benissimo ma non sono neppure disastrose come tanti disfattisti vanno blaterando in giro. Bisogna saper essere pazienti.

    In tanti fanno notare che tra qualche settimana ci sarà l'Atletico Madrid. Vero.
    Ma vorrei evidenziare che neppure loro se la stanno passando bene, però non vedo tifosi che si strappano i capelli. Qualcuno ce ne sarà sicuramente, ma in proporzione non ai livelli nostrani.

    Per chi volesse controllare:


    Mentre questa è la loro pagina Facebook ufficiale. Ci sono vari commenti, tra cui quelli che giustificano la sconfitta per episodi arbitrali. Un utente ha scritto che manca un rigore e che se al posto dell'Atletico ci fossero stati Barcellona o Real sicuro l'avrebbero assegnato (vi ricorda qualcosa?) mentre c'è un tizio anti-juventino che dice che l'importante è che si riprendano per sbattere fuori la Juve dalla Champions.

    E i colchoneros non sono primi in Campionato a +9 sulla seconda con lo scontro diretto a favore, anzi, sono secondi a -6 dalla capolista Barcellona. Della differenza reti, poi, non ne parliamo.


    CITAZIONE (EDEN HAZARD THE TOP PLAYER @ 5/2/2019, 10:39) 
    Concordo su tutto quello che hai scritto.
    Il pareggio della Juve in sè per sè ci può stare visto che comunque ha un grosso margine sul Napoli in campionato.
    Ovviamente ciò non toglie che deve risolvere i suoi problemi difensivi accentuati comunque da una coppia difensiva che non è quella titolare, ma nonostante tutto questo campanello d'allarme dei tre gol subiti sia in Coppa Italia che in Serie A, potrà rientrare se nelle prossime partite ritorneranno sia Bonucci che Chiellini.

    Decisamente diversa invece la nostra situazione.
    Stiamo andando semplicemente allo sbando.
    Dobbiamo solo dire grazie alla Roma che non è riuscita a vincere contro il Milan.
    Perdere 1-0 in casa contro il Bologna giocando malissimo è una vera e propria umiliazione.

    Qua per svoltare la situazione, o appendi uno per uno tutti i giocatori al muro, oppure mandi via Spalletti.
    Non si può continuare così, è inaccettabile.

    CITAZIONE (AdP® @ 5/2/2019, 17:04) 
    Esatto... credo che “attaccando” i giocatori al muro non si ottenga niente, appunto per questo opterei per un cambio in panchina. Le mie motivazioni sono le seguenti:

    1) La mala gestione dei giocatori. Tra chi insistentemente sempre in campo e chi dimenticato che di conseguenza quando viene chiamato in causa difficilmente si rende utile alla causa. Ho visto bruciare un Joao Mario che tecnicamente è scarso ma a farlo giocare per partite e partite trequartista si accentuano più i difetti che i pregi. Brozovic, sul quale vengono fatti grandi elogi a Spalletti che gli ha indovinato il ruolo, dimenticando però che l’anno scorso in questo periodo l’aveva scaricato e si trovava sull’aereo per Siviglia dopo che era stato impiegato sempre trequartista anche lui. E cito soltanto i vari Dalbert, Candreva, Perisic ecc...

    2) Il non aver mai cercato un’identità di gioco. Un’Inter sterile da due anni (parlo solo della gestione Spalletti), con zero manovra offensiva, per fortuna è stata creata una grande difesa ed è esclusivamente grazie a questo che siamo riusciti a non naufragare del tutto.

    3) Che si collega al 2, il non aver mai provato schemi diversi dal suo 4-2-3-1. L’anno scorso ci ha snervato con il gioco dei cross tanto da sputtanare giocatori di valore come Candreva e bruciando il povero Eder che poteva essere davvero un’arma per quella squadra dove invece si era ridotto a giocare i minuti di recupero per rimediare cartellini gialli per fermare le ripartenze avversarie. Quest’anno la sua confusione nasce per me dal flop Nainggolan, il quale doveva essere il trequartista del suo 4-2-3-1 ma è diventato impresentabile dovendosi adattare a un 4-3-3 dove la squadra ha reso meglio devo dire.

    4) La paura. La crisi dell’Inter è iniziata dall’eliminazione dalla Champions League. Proprio da li la squadra ha iniziato a scendere, poi naturalmente ti schianti al suolo quando anche le gambe mancano (in coincidenza sempre a Gennaio), creando così calo fisico e mentale dove un Bologna qualsiasi può batterti. Chiusa questa parentesi, si parte con 6 punti in 2 partite nel girone, partite non di certo perfette ma vinte in stile Inter, con sacrificio e determinazione. Da li in poi (verificate anche voi) nelle restanti 4 partite sbaglia sempre la formazione ricorrendo a cambi di riparazione a fine primo tempo sprecando sostituzioni e dando alla squadra (che di per se è sempre stata instabile) non troppa fiducia e aprendo praterie agli avversari. La partita di Londra fu incommentabile, contro un Tottenham con tanti titolari in panchina dovevamo farcela invece giochi per lo 0-0 prendendolo in culo sistematicamente col PSV che te lo dico a fare... qui c’è stato anche un calo di personalità, e accetto l’inesperienza, non accetto però la melina a centrocampo una volta segnato l’1-1 mettendosi in mano al risultato dell’altra partita, questo è da pazzi e infatti siamo in Europa League. E non cito le due partite con la Juve perché sapete bene com’è andata.

    Ma siete proprio sicuri che la colpa sia quasi esclusivamente di Spalletti e che esonerandolo otterreste risultati migliori? Quanti allenatori avete cambiato in questi anni?
    Non è che la colpa sia da spartire tra giocatori che pensano ai propri interessi e alla società che non si fa sentire?

    Giocatori che spesso e volentieri non hanno il coraggio di metterci la faccia e permettono che persone a loro vicine si intromettano, vedi la compagna di Candreva, il padre di Lautaro Martinez, ecc. e che in campo fanno schifo.
    Giocatori mediocri spacciati per "futuri fenomeni" tipo Gagliardini, Politano, ma davvero? E altri che ora non mi vengono in mente.

    Non è che bisognava impuntarsi e vendere Perisic dopo il Mondiale col quale si poteva ricavare tra i 60 e gli 80 milioni? Per un giocatore che è forte ma non un fenomeno, è discontinuo, in fase calante e adesso pure svogliato e probabilmente non va neppure d'accordo con Icardi.

    Ecco, parliamo di Icardi. Grandissimo bomber, certo. Ma dargli la fascia da capitano è stata la scelta giusta? È normale che comandi lui? È normale che, ormai, una volta al mese va a chiedere l'aumento o il ritocco dell'ingaggio e la società lo accontenta senza ribellarsi? È normale che abbia fatto scappare tutti gli altri attaccanti comprati? E mi fermo qui, su di lui ci sarebbe tanto da dire ma immagino che voi interisti ne sappiate più di me.

    Non credete che la fascia da capitano, come sostengo da anni, sarebbe stato meglio assegnarla ad Handanovic che sono anni che vi salva da imbarcate, cosa che sta facendo pure ultimamente? Un giocatore silenzioso, sottovalutatissimo, eppure sta facendo più di tutti. Chiaro che non è lo Julio Cesar del 2010, ma rimane comunque un ottimo portiere. E secondo me sarebbe anche perfetto come uomo immagine e come tramite per i tifosi.

    Sia chiaro che a me, da juventino, interessa poco di ciò che è interessata a fare la vostra società con Spalletti. Se ritengono che esonerare l'ennesimo allenatore in qualche anno sia la soluzione, che facciano pure. Solo che non capisco tutto questo accanimento nei suoi confronti da parte dei tifosi. Avrà pure le sue colpe, e nessuno lo mette in dubbio, ma il problema per me sta a monte e non è di certo lui. Chi vuol capire, capisca. Ma mi sembra abbastanza evidente cosa sto cercando di dire.

    Vi serve una rivoluzione. Ma se la vostra società permette a quello là davanti di fare il cazzo che vuole, senza metterlo in riga, senza buttarlo giù dal piedistallo dove l'hanno messo ormai da anni e senza sbolognarlo al primo che capita (tanto Wanda ha detto che le offerte ci sono, perché non approfittarne? Oppure sicuramente sta mentendo?) difficilmente le cose cambieranno. Potrebbero arrivare pure Conte o Simeone, anche nello stesso momento, sapete cosa accadrebbe? Ciò che accade da anni a questa parte.

    Ma il problema non è solo Spalletti, ci mancherebbe.
    Abbiamo cambiato tantissimi allenatori negli ultimi anni senza grandi miglioramenti, e sono il primo che so che non è l'allenatore il problema, ciò non toglie che Spalletti non sia esente da colpe.
    Il problema sai qual è?
    È che i giocatori stanno remando contro Spalletti, come hanno fatto con tutti i successori di Leonardo.
    È evidente.
    Ogni volta che cambiamo allenatore i giocatori fanno qualche mese buono e poi improvvisamente lo scaricano.
    Ordunque, visto che non si possono cambiare i giocatori uno ad uno, volente o nolente è sempre l'allenatore che alla fine deve rimetterci, anche se non meriterebbe l'esonero.
    Sono consapevole che cambiando l'allenatore in corsa non cambierebbe molto da qui a maggio, al massimo si salverebbe il salvabile e stop.
    Il problema più grande, se non si è ancora capito, sono i giocatori.
    Ed è da 8 anni e passa che è colpa quasi esclusivamente loro.
    Sono svogliati, pigri, non si impegnano, e una fetta di loro non sono neanche da Inter.

    Gente come Perisic, Nainggolan, Icardi e fino a qualche tempo fa Handanovic, può essere pure più forte di Gesù, ma se non onora la maglia se ne può, anzi, se ne deve andare.
    È sempre la stessa storia.

    Il croato e il belga in particolare mi fanno salire il nazismo ogni volta che li vedo in campo.
    Sembrano due che stanno a fare le scampagnate in campo.
    È gente come questa la rovina dell'Inter.

    Quindi la soluzione è questa qua: tutta sta gente se ne DEVE andare.
     
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    CITAZIONE (EDEN HAZARD THE TOP PLAYER @ 5/2/2019, 21:18) 
    Ma il problema non è solo Spalletti, ci mancherebbe.
    Abbiamo cambiato tantissimi allenatori negli ultimi anni senza grandi miglioramenti, e sono il primo che so che non è l'allenatore il problema, ciò non toglie che Spalletti non sia esente da colpe.
    Il problema sai qual è?
    È che i giocatori stanno remando contro Spalletti, come hanno fatto con tutti i successori di Leonardo.
    È evidente.
    Ogni volta che cambiamo allenatore i giocatori fanno qualche mese buono e poi improvvisamente lo scaricano.
    Ordunque, visto che non si possono cambiare i giocatori uno ad uno, volente o nolente è sempre l'allenatore che alla fine deve rimetterci, anche se non meriterebbe l'esonero.
    Sono consapevole che cambiando l'allenatore in corsa non cambierebbe molto da qui a maggio, al massimo si salverebbe il salvabile e stop.
    Il problema più grande, se non si è ancora capito, sono i giocatori.
    Ed è da 8 anni e passa che è colpa quasi esclusivamente loro.
    Sono svogliati, pigri, non si impegnano, e una fetta di loro non sono neanche da Inter.

    Gente come Perisic, Nainggolan, Icardi e fino a qualche tempo fa Handanovic, può essere pure più forte di Gesù, ma se non onora la maglia se ne può, anzi, se ne deve andare.
    È sempre la stessa storia.

    Il croato e il belga in particolare mi fanno salire il nazismo ogni volta che li vedo in campo.
    Sembrano due che stanno a fare le scampagnate in campo.
    È gente come questa la rovina dell'Inter.

    Quindi la soluzione è questa qua: tutta sta gente se ne DEVE andare.

    Appunto.

    Inizia con lo sbolognare Icardi a qualcuno degli offerenti, ammesso che ce ne siano. O, se vuole rimanere, si rimettesse in riga senza chiedere aumenti d'ingaggio per ogni gol che segna.

    Rimanda il caro Nainggolan a Roma, visto che vuole tanto tornarci. Sempre se a Trigoria lo rivogliono, cosa di cui dubito.

    Per Perisic ormai il treno è passato e difficilmente si riuscirà a piazzare tra i 60 e gli 80 milioni, ma qualche pazzo in Premier che ne spende 40 si trova.

    Liberati di "fenomeni" quali Gagliardini, ecc. anche a cifre basse e punta su giocatori di altre squadre che trovano poco spazio e hanno voglia di rilanciarsi, e perché no su qualche giovane visto che la Primavera dell'Inter mi pare messa bene.

    Fai capitano Handanovic, che lo merita più di tutti, e riparti da giocatori come De Vrij, Skriniar, ecc. in modo da creare una base e un gruppo unito.

    Dopo, e solo dopo, se anche così dovesse andare male, si potrà pensare ad esonerare Spalletti. Che tra l'altro il vostro obiettivo l'anno scorso l'ha raggiunto, tra dieci giorni c'è l'Europa League e per ora il terzo posto è vostro. A fine anno si vedrà.

    Luca Mastrangelo, pur essendo abbastanza limitato, secondo me ha inquadrato molto bene la situazione in questo video:
    Video
     
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    CITAZIONE (Me medesimo @ 5/2/2019, 20:23) 
    Da tifoso juventino, per il momento, non vedo niente di cui preoccuparsi.

    La Juve ha sempre fatto fatica in questo periodo del'anno, i carichi sono aumentati in vista della Champions e ci sono parecchi infortuni e gente rientrata da poco.

    Sarebbe anche meglio non paragonare la partita con l'Atalanta di Coppa Italia (della quale ho parlato QUI) con quella avvenuta qualche giorno fa contro il Parma in Campionato, in quanto sono state preparate e gestite diversamente. La seconda, soprattutto, è stata un pareggio avvenuto in maniera casuale al 93esimo dopo aver dominato per lunghi tratti e dopo aver preso due pali. Terzo pareggio su 22 partite, le restanti sono tutte vittorie. Unica squadra ancora imbattuta nei cinque maggiori Campionati europei. Se questa è crisi...o ci si aspettava di vincerle tutte?

    Se si continuerà così pure a febbraio è ovvio che ci sarà qualcosa da rivedere, per ora le cose non dico che vanno benissimo ma non sono neppure disastrose come tanti disfattisti vanno blaterando in giro. Bisogna saper essere pazienti.

    In tanti fanno notare che tra qualche settimana ci sarà l'Atletico Madrid. Vero.
    Ma vorrei evidenziare che neppure loro se la stanno passando bene, però non vedo tifosi che si strappano i capelli. Qualcuno ce ne sarà sicuramente, ma in proporzione non ai livelli nostrani.

    Per chi volesse controllare:


    Mentre questa è la loro pagina Facebook ufficiale. Ci sono vari commenti, tra cui quelli che giustificano la sconfitta per episodi arbitrali. Un utente ha scritto che manca un rigore e che se al posto dell'Atletico ci fossero stati Barcellona o Real sicuro l'avrebbero assegnato (vi ricorda qualcosa?) mentre c'è un tizio anti-juventino che dice che l'importante è che si riprendano per sbattere fuori la Juve dalla Champions.

    E i colchoneros non sono primi in Campionato a +9 sulla seconda con lo scontro diretto a favore, anzi, sono secondi a -6 dalla capolista Barcellona. Della differenza reti, poi, non ne parliamo.


    CITAZIONE (EDEN HAZARD THE TOP PLAYER @ 5/2/2019, 10:39) 
    Concordo su tutto quello che hai scritto.
    Il pareggio della Juve in sè per sè ci può stare visto che comunque ha un grosso margine sul Napoli in campionato.
    Ovviamente ciò non toglie che deve risolvere i suoi problemi difensivi accentuati comunque da una coppia difensiva che non è quella titolare, ma nonostante tutto questo campanello d'allarme dei tre gol subiti sia in Coppa Italia che in Serie A, potrà rientrare se nelle prossime partite ritorneranno sia Bonucci che Chiellini.

    Decisamente diversa invece la nostra situazione.
    Stiamo andando semplicemente allo sbando.
    Dobbiamo solo dire grazie alla Roma che non è riuscita a vincere contro il Milan.
    Perdere 1-0 in casa contro il Bologna giocando malissimo è una vera e propria umiliazione.

    Qua per svoltare la situazione, o appendi uno per uno tutti i giocatori al muro, oppure mandi via Spalletti.
    Non si può continuare così, è inaccettabile.

    CITAZIONE (AdP® @ 5/2/2019, 17:04) 
    Esatto... credo che “attaccando” i giocatori al muro non si ottenga niente, appunto per questo opterei per un cambio in panchina. Le mie motivazioni sono le seguenti:

    1) La mala gestione dei giocatori. Tra chi insistentemente sempre in campo e chi dimenticato che di conseguenza quando viene chiamato in causa difficilmente si rende utile alla causa. Ho visto bruciare un Joao Mario che tecnicamente è scarso ma a farlo giocare per partite e partite trequartista si accentuano più i difetti che i pregi. Brozovic, sul quale vengono fatti grandi elogi a Spalletti che gli ha indovinato il ruolo, dimenticando però che l’anno scorso in questo periodo l’aveva scaricato e si trovava sull’aereo per Siviglia dopo che era stato impiegato sempre trequartista anche lui. E cito soltanto i vari Dalbert, Candreva, Perisic ecc...

    2) Il non aver mai cercato un’identità di gioco. Un’Inter sterile da due anni (parlo solo della gestione Spalletti), con zero manovra offensiva, per fortuna è stata creata una grande difesa ed è esclusivamente grazie a questo che siamo riusciti a non naufragare del tutto.

    3) Che si collega al 2, il non aver mai provato schemi diversi dal suo 4-2-3-1. L’anno scorso ci ha snervato con il gioco dei cross tanto da sputtanare giocatori di valore come Candreva e bruciando il povero Eder che poteva essere davvero un’arma per quella squadra dove invece si era ridotto a giocare i minuti di recupero per rimediare cartellini gialli per fermare le ripartenze avversarie. Quest’anno la sua confusione nasce per me dal flop Nainggolan, il quale doveva essere il trequartista del suo 4-2-3-1 ma è diventato impresentabile dovendosi adattare a un 4-3-3 dove la squadra ha reso meglio devo dire.

    4) La paura. La crisi dell’Inter è iniziata dall’eliminazione dalla Champions League. Proprio da li la squadra ha iniziato a scendere, poi naturalmente ti schianti al suolo quando anche le gambe mancano (in coincidenza sempre a Gennaio), creando così calo fisico e mentale dove un Bologna qualsiasi può batterti. Chiusa questa parentesi, si parte con 6 punti in 2 partite nel girone, partite non di certo perfette ma vinte in stile Inter, con sacrificio e determinazione. Da li in poi (verificate anche voi) nelle restanti 4 partite sbaglia sempre la formazione ricorrendo a cambi di riparazione a fine primo tempo sprecando sostituzioni e dando alla squadra (che di per se è sempre stata instabile) non troppa fiducia e aprendo praterie agli avversari. La partita di Londra fu incommentabile, contro un Tottenham con tanti titolari in panchina dovevamo farcela invece giochi per lo 0-0 prendendolo in culo sistematicamente col PSV che te lo dico a fare... qui c’è stato anche un calo di personalità, e accetto l’inesperienza, non accetto però la melina a centrocampo una volta segnato l’1-1 mettendosi in mano al risultato dell’altra partita, questo è da pazzi e infatti siamo in Europa League. E non cito le due partite con la Juve perché sapete bene com’è andata.

    Ma siete proprio sicuri che la colpa sia quasi esclusivamente di Spalletti e che esonerandolo otterreste risultati migliori? Quanti allenatori avete cambiato in questi anni?
    Non è che la colpa sia da spartire tra giocatori che pensano ai propri interessi e alla società che non si fa sentire?

    Giocatori che spesso e volentieri non hanno il coraggio di metterci la faccia e permettono che persone a loro vicine si intromettano, vedi la compagna di Candreva, il padre di Lautaro Martinez, ecc. e che in campo fanno schifo.
    Giocatori mediocri spacciati per "futuri fenomeni" tipo Gagliardini, Politano, ma davvero? E altri che ora non mi vengono in mente.

    Non è che bisognava impuntarsi e vendere Perisic dopo il Mondiale col quale si poteva ricavare tra i 60 e gli 80 milioni? Per un giocatore che è forte ma non un fenomeno, è discontinuo, in fase calante e adesso pure svogliato e probabilmente non va neppure d'accordo con Icardi.

    Ecco, parliamo di Icardi. Grandissimo bomber, certo. Ma dargli la fascia da capitano è stata la scelta giusta? È normale che comandi lui? È normale che, ormai, una volta al mese va a chiedere l'aumento o il ritocco dell'ingaggio e la società lo accontenta senza ribellarsi? È normale che abbia fatto scappare tutti gli altri attaccanti comprati? E mi fermo qui, su di lui ci sarebbe tanto da dire ma immagino che voi interisti ne sappiate più di me.

    Non credete che la fascia da capitano, come sostengo da anni, sarebbe stato meglio assegnarla ad Handanovic che sono anni che vi salva da imbarcate, cosa che sta facendo pure ultimamente? Un giocatore silenzioso, sottovalutatissimo, eppure sta facendo più di tutti. Chiaro che non è lo Julio Cesar del 2010, ma rimane comunque un ottimo portiere. E secondo me sarebbe anche perfetto come uomo immagine e come tramite per i tifosi.

    Sia chiaro che a me, da juventino, interessa poco di ciò che è interessata a fare la vostra società con Spalletti. Se ritengono che esonerare l'ennesimo allenatore in qualche anno sia la soluzione, che facciano pure. Solo che non capisco tutto questo accanimento nei suoi confronti da parte dei tifosi. Avrà pure le sue colpe, e nessuno lo mette in dubbio, ma il problema per me sta a monte e non è di certo lui. Chi vuol capire, capisca. Ma mi sembra abbastanza evidente cosa sto cercando di dire.

    Vi serve una rivoluzione. Ma se la vostra società permette a quello là davanti di fare il cazzo che vuole, senza metterlo in riga, senza buttarlo giù dal piedistallo dove l'hanno messo ormai da anni e senza sbolognarlo al primo che capita (tanto Wanda ha detto che le offerte ci sono, perché non approfittarne? Oppure sicuramente sta mentendo?) difficilmente le cose cambieranno. Potrebbero arrivare pure Conte o Simeone, anche nello stesso momento, sapete cosa accadrebbe? Ciò che accade da anni a questa parte.

    Nono aspetta, ho specificato in un commento precedente che questa situazione ovviamente non può essere solo colpa dell’allenatore. Lui ha però delle responsabilità oggettive e ho solo spiegato i motivi per cui questo allenatore non è mai andato e perché probabilmente per dare uno slancio bisognerebbe cambiare... o si aspetta di mandare in vacca tutto?...

    Poi quando mi parli di Perisic con me sfondi una porta aperta, ricorderai che lo volevo fuori dalle scatole già dall’annata con Pioli, su Icardi idem. Buono a fare il suo, zero in tutto il resto. Che serve una rifondazione è vero, ma sono altrettanto convinto che con questi giocatori quest’anno dovevamo fare di più.

    Poi ti aggiungo un’ultima cosa. L’Inter non è mai stata una squadra normale. All’Inter la società non ha mai contato un cazzo ed è brutto da dire, abbiamo sempre avuto presidenti con un cuore sproporzionato che con la passione hanno costruito grandi squadre (naturalmente prima dell’epoca attuale) e nella nostra panchina chi ha fatto bene?... Allenatori fenomenali sotto l’aspetto comunicativo, gente che sa fare da collante tra tifoseria, società e giocatori. Mourinho non è un allenatore qualsiasi, è uno psicologo prestato al Mondo del calcio, è uno che manda Eto’o e Milito sulla fascia e loro ci vanno con la bava alla bocca. Uno che da solo ha annebbiato tutti i limiti societari, lascia stare l’attuale epilogo, è di quel profilo che sto parlando. L’Inter non può essere allenata da tutti, arriva Mazzarri già sai che entro un anno andrà via, Pioli idem, e Spalletti.... come loro. Quando anteponi te stesso al tuo contesto hai finito e questo è il problema principale del pelatone, non gli do tutte le colpe ma caratterialmente discuto di cose oggettive che vediamo tutti e ti parlo quindi di ciò che accade in campo e sotto questo aspetto ci sono molte cose da dire
     
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    CITAZIONE (AdP® @ 6/2/2019, 01:37) 
    Nono aspetta, ho specificato in un commento precedente che questa situazione ovviamente non può essere solo colpa dell’allenatore. Lui ha però delle responsabilità oggettive e ho solo spiegato i motivi per cui questo allenatore non è mai andato e perché probabilmente per dare uno slancio bisognerebbe cambiare... o si aspetta di mandare in vacca tutto?...

    Poi quando mi parli di Perisic con me sfondi una porta aperta, ricorderai che lo volevo fuori dalle scatole già dall’annata con Pioli, su Icardi idem. Buono a fare il suo, zero in tutto il resto. Che serve una rifondazione è vero, ma sono altrettanto convinto che con questi giocatori quest’anno dovevamo fare di più.

    Poi ti aggiungo un’ultima cosa. L’Inter non è mai stata una squadra normale. All’Inter la società non ha mai contato un cazzo ed è brutto da dire, abbiamo sempre avuto presidenti con un cuore sproporzionato che con la passione hanno costruito grandi squadre (naturalmente prima dell’epoca attuale) e nella nostra panchina chi ha fatto bene?... Allenatori fenomenali sotto l’aspetto comunicativo, gente che sa fare da collante tra tifoseria, società e giocatori. Mourinho non è un allenatore qualsiasi, è uno psicologo prestato al Mondo del calcio, è uno che manda Eto’o e Milito sulla fascia e loro ci vanno con la bava alla bocca. Uno che da solo ha annebbiato tutti i limiti societari, lascia stare l’attuale epilogo, è di quel profilo che sto parlando. L’Inter non può essere allenata da tutti, arriva Mazzarri già sai che entro un anno andrà via, Pioli idem, e Spalletti.... come loro. Quando anteponi te stesso al tuo contesto hai finito e questo è il problema principale del pelatone, non gli do tutte le colpe ma caratterialmente discuto di cose oggettive che vediamo tutti e ti parlo quindi di ciò che accade in campo e sotto questo aspetto ci sono molte cose da dire

    Ciò che dici è vero.

    Ma, appunto, tu hai fatto i nomi di due fuoriclasse come Eto'o e Milito, ciò che manca in quest'Inter sono proprio giocatori di quel livello. Ti sembrerà una bestemmia, ma ritengo Icardi migliore di loro se si guardano esclusivamente gli ultimi undici metri di campo, se però si considera tutto il resto (apporto alla squadra, sponde e assist per i compagni, intelligenza tattica, tecnica, carisma, ecc.) siamo distanti anni luce.
    Mourinho, poi, hai detto bene, non è un allenatore qualsiasi. E all'Inter nel 2010 raggiunse il suo apice, i risultati e i trofei ottenuti parlano per lui.

    Per questo secondo me la situazione è imparagonabile. Prima la società era assente ma avevate giocatori e allenatori di tutto rispetto, ora idem per la società ma la rosa è quella che è. Passare da Zanetti a Icardi è stata una mossa azzardata, non solo come uomo immagine ma anche sul campo perché per Javier da parte degli avversari c'erano un certo rispetto e ammirazione maturato negli anni che nei confronti di Mauro non ci saranno mai e le motivazioni le sanno tutti, per non parlare della leadership e del modo di rapportarsi coi tifosi.
    Spalletti è un buon allenatore, lo vedo simile a Conte seppur meno bravo: ottimo per rifondare squadre, da rivedere se si punta un po' più in alto. In pratica il suo lo fa sempre, ma non gli si può chiedere qualcosa di impegnativo perché non regge più di tanto la pressione.

    Comunque proprio perché c'è stato il cambio di società e non disponete di fuoriclasse sarebbe il caso di cogliere la palla al balzo e iniziare ad adottare determinate politiche in modo che chi sta in alto riprenda il controllo sui dipendenti. Salvare il salvabile. Almeno questo credo possiate farlo. Nel calcio moderno una squadra con una dirigenza che non comanda nulla non va da nessuna parte, è acclarato. Non è un caso se in questi anni, in Europa e nei rispettivi campionati, hanno trionfato solo squadre con idee ben salde.
     
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    CITAZIONE (Me medesimo @ 7/2/2019, 11:53) 
    CITAZIONE (AdP® @ 6/2/2019, 01:37) 
    Nono aspetta, ho specificato in un commento precedente che questa situazione ovviamente non può essere solo colpa dell’allenatore. Lui ha però delle responsabilità oggettive e ho solo spiegato i motivi per cui questo allenatore non è mai andato e perché probabilmente per dare uno slancio bisognerebbe cambiare... o si aspetta di mandare in vacca tutto?...

    Poi quando mi parli di Perisic con me sfondi una porta aperta, ricorderai che lo volevo fuori dalle scatole già dall’annata con Pioli, su Icardi idem. Buono a fare il suo, zero in tutto il resto. Che serve una rifondazione è vero, ma sono altrettanto convinto che con questi giocatori quest’anno dovevamo fare di più.

    Poi ti aggiungo un’ultima cosa. L’Inter non è mai stata una squadra normale. All’Inter la società non ha mai contato un cazzo ed è brutto da dire, abbiamo sempre avuto presidenti con un cuore sproporzionato che con la passione hanno costruito grandi squadre (naturalmente prima dell’epoca attuale) e nella nostra panchina chi ha fatto bene?... Allenatori fenomenali sotto l’aspetto comunicativo, gente che sa fare da collante tra tifoseria, società e giocatori. Mourinho non è un allenatore qualsiasi, è uno psicologo prestato al Mondo del calcio, è uno che manda Eto’o e Milito sulla fascia e loro ci vanno con la bava alla bocca. Uno che da solo ha annebbiato tutti i limiti societari, lascia stare l’attuale epilogo, è di quel profilo che sto parlando. L’Inter non può essere allenata da tutti, arriva Mazzarri già sai che entro un anno andrà via, Pioli idem, e Spalletti.... come loro. Quando anteponi te stesso al tuo contesto hai finito e questo è il problema principale del pelatone, non gli do tutte le colpe ma caratterialmente discuto di cose oggettive che vediamo tutti e ti parlo quindi di ciò che accade in campo e sotto questo aspetto ci sono molte cose da dire

    Ciò che dici è vero.

    Ma, appunto, tu hai fatto i nomi di due fuoriclasse come Eto'o e Milito, ciò che manca in quest'Inter sono proprio giocatori di quel livello. Ti sembrerà una bestemmia, ma ritengo Icardi migliore di loro se si guardano esclusivamente gli ultimi undici metri di campo, se però si considera tutto il resto (apporto alla squadra, sponde e assist per i compagni, intelligenza tattica, tecnica, carisma, ecc.) siamo distanti anni luce.
    Mourinho, poi, hai detto bene, non è un allenatore qualsiasi. E all'Inter nel 2010 raggiunse il suo apice, i risultati e i trofei ottenuti parlano per lui.

    Per questo secondo me la situazione è imparagonabile. Prima la società era assente ma avevate giocatori e allenatori di tutto rispetto, ora idem per la società ma la rosa è quella che è. Passare da Zanetti a Icardi è stata una mossa azzardata, non solo come uomo immagine ma anche sul campo perché per Javier da parte degli avversari c'erano un certo rispetto e ammirazione maturato negli anni che nei confronti di Mauro non ci saranno mai e le motivazioni le sanno tutti, per non parlare della leadership e del modo di rapportarsi coi tifosi.
    Spalletti è un buon allenatore, lo vedo simile a Conte seppur meno bravo: ottimo per rifondare squadre, da rivedere se si punta un po' più in alto. In pratica il suo lo fa sempre, ma non gli si può chiedere qualcosa di impegnativo perché non regge più di tanto la pressione.

    Comunque proprio perché c'è stato il cambio di società e non disponete di fuoriclasse sarebbe il caso di cogliere la palla al balzo e iniziare ad adottare determinate politiche in modo che chi sta in alto riprenda il controllo sui dipendenti. Salvare il salvabile. Almeno questo credo possiate farlo. Nel calcio moderno una squadra con una dirigenza che non comanda nulla non va da nessuna parte, è acclarato. Non è un caso se in questi anni, in Europa e nei rispettivi campionati, hanno trionfato solo squadre con idee ben salde.

    Il discorso di Eto’o e Milito ha una doppia faccia. Soprattutto riguardo Eto’o, non è semplice coinvolgere sotto l’aspetto comunicativo un campione plurivincente, cioè, è molto più semplice in teoria mandare Candreva a fare il terzino piuttosto che un attaccante da scarpa d’oro. Comunque Mourinho è solo uno, non ti ho citato Mancini che ha lacune tattiche e un carattere abbastanza scontroso ma a livello comunicativo non gli si può dire nulla, idem per Cuper e Simoni.

    Poi a riguardo della rosa attuale, fu dichiarato di voler mordere le caviglie alla Juve e dopo 22 partite siamo a 20 punti, in media si perde 1 punto a settimana, nessuno voleva vincere ma non puoi trovarti a distanza siderale dopo tutto questo tempo, al di la del rendimento della Juve, purtroppo anche il Napoli è lontanissimo, terzo posto si ma che verte al basso e non all’alto, e tra l’Inter e il Napoli non c’è in teoria una differenza tecnica così ampia da giustificare 12 punti di differenza. Il mio discorso su Spalletti è l’aver adattato chiunque alla sua idea di calcio e non il contrario. Conte venne alla Juve prendendo Elio per proporre un 4-2-4 salvo poi fare un passo indietro e mettersi con il 3-5-2 e vincere lo Scudetto. Avesse avuto Conte l’approccio di Spalletti arrivava settimo anche con la Juve del primo Scudetto (in un caso parallelo ovviamente).

    Quindi concludendo, dato che nessuno si aspetta chissà quanto dalla società, l’unica cosa che devono fare secondo me è mettere un allenatore con mentalità manageriale che ci aiuti a costruire una squadra e un ciclo solido. Trattative alla Nainggolan sono l’emblema di ciò che nessuno vuole vedere e qui la responsabilità del pelato è allucinante
     
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