Liv. 7
- Group
- Amministratore
- Posts
- 9,682
- Reputation
- +1,148
- Status
- Offline
|
|
Questi quarti di finale nelle gare di ritorno hanno regalato due sorprese: il passaggio del turno dell'Ajax martedì, e quello del Tottenham ieri. Partendo proprio dalla sfida dell'Allianz Stadium contro i lancieri, devo dire che questi ultimi mi hanno davvero stupito ancora una volta per la facilità e la spensieratezza con cui hanno giocato, complice l'età media veramente giovanissima, a cospetto invece di una formazione ben più esperta e anche dal valore economico decisamente superiore confrontando i due undici titolari scesi in campo. La vittoria per 2-1 e conseguente qualificazione della squadra di ten Hag è meritatissima. Anzi, a dire il vero, la squadra ospite avrebbe meritato anche un gol in più, per quante occasioni ha sprecato, per la maggiore sventate da un super Szczesny, migliore in campo della Juve. Ed il fatto che proprio il portiere sia stato il migliore, deve far riflettere sulla bruttissima prestazione dei bianconeri, specialmente nel secondo tempo dove sono stati semplicemente dominati. Certo, l'Ajax ha i suoi grandi meriti, ma mi aspettavo molto di più dalla Juve. A parte il gol del solito Ronaldo, che ha provato a trascinare i suoi per quel che era nelle sue enormi ma non infinite capacità, veramente pochissima altra roba. L'assenza di giocatori come Chiellini, Costa e Mandzukic non può essere una giustificazione e non lo deve essere. A mio parere, dopo quest'eliminazione, la stagione bianconera è da considerarsi fallimentare. Il vero obiettivo quest'anno, così come l'anno scorso, era la Champions, e non raggiungere neanche le semifinali dove CR7 manca per la prima volta dopo 9 anni, è veramente inaccettabile, soprattutto se si esce contro una squadra forte sì, ma non certo alla pari della Juve se consideriamo tutti i campioni o stelle della squadra torinese. Credo che dopo questa cocente uscita dalla coppa, Allegri farebbe bene a dimettersi a fine stagione. E' vero, ha fatto il miracolo contro l'Atlético, ricevendo anche i meritati elogi, ma non dimentichiamoci una cosa: in questa Champions, la Juve ha perso 4 volte su 10, praticamente è uscita sconfitta nel 40% delle partite giocate. Mi servo della matematica per rafforzare questo concetto. La vittoria ormai prossima dello Scudetto questa settimana non so neanche con che spirito verrà festeggiato, tra l'altro insieme alla Supercoppa Italiana unico trofeo conquistato in quest'annata, visto che la banda del tecnico livornese è stata eliminata pure dalla Coppa Italia.
Se c'è una lezione che la Juve dovrebbe imparare dopo questo doppio confronto, è che non importa quanto si possa essere preparati tatticamente e quanti trofei in più i giocatori abbiano vinto rispetto a quelli avversari: conta saper giocare sempre ogni partita con convinzione nei propri mezzi e nelle proprie capacità, senza però eccedere, giocando con la giusta dose di concentrazione ma allo stesso tempo anche libertà mentale, proprio come hanno fatto i ragazzini dell'Ajax, che però sembravano abituati a certi palcoscenici nonostante la carta d'identità possa affermare il contrario. Basti pensare a de Ligt, autore del gol qualificazione ma soprattutto capitano della sua squadra a SOLI 19 anni, e alle sue grandissime doti difensive nonostante giochi ad alti livelli da neanche due anni, che gli hanno permesso di essere voluto dalle maggiori big d'Europa come la Juve stessa o anche il Barcellona ; oppure, possiamo benissimo soffermarci anche su altri esempi ad hoc come De Jong, faro del centrocampo di una delle 4 semifinaliste di CL a 22 anni ancora da compiere, o ancora al suo coetaneo David Neres, tra l'altro anche marcatore nella gara di andata e via dicendo. Detto questo, complimenti vivissimi all'Ajax e al suo allenatore, ed in generale all'organizzazione della società, sempre brava nel puntare sui giovani di talento ( notizia di oggi l'acquisto del 18enne Pierie, prossimo erede con tutta probabilità del partente de Ligt, e come lui olandese ) e nella relativa crescita e valorizzazione di ogni singolo prodotto delle giovanili. Qualcuno potrà dirmi che tanto, prima o poi, molti di loro se ne andranno: vero, ma nelle casse del club entreranno molti soldi, che verranno investiti nel settore giovanili continuando così un ciclo produttivo sia in termini economici che soprattutto sportivi, come si può evincere appunto dal raggiungimento delle semifinali.
La Juve ha solo da apprendere da questo progetto. Al contrario della squadra di Amsterdam, la Juventus crede poco nei propri giovani, ad eccezione di Kean che sta sbocciando in questo periodo, e più che altro per via degli infortuni dei titolari e non per voglia di credere in lui. I giovani bisogna sempre aspettarli, mai bruciarli come ad esempio con Rugani, eterna promessa fino ad ora non mantenuta, e chissà mai se lo sarà. Alla fine i soldi spesi possono risultare fini a se stessi se non producono risultati concreti: potrai anche spendere 100 milioni tutti in una volta per CR7, e lui potrà anche farti valanghe di gol, ma se le uniche 5 reti della Juve nella fase ad eliminazione diretta le segna solo lui e gli altri si affidano tutti all'asso portoghese senza mettersi in proprio, non si va da nessuna parte. Potrai anche guadagnare tantissimi soldi dalla vendita delle sue magliette, potrai anche quotarti in borsa, ma se poi vai in perdita ti scavi la fossa da solo. Immaginate se pure l'anno prossimo la Juventus non dovesse vincere la Champions. Ronaldo a quel punto, con i suoi 36 anni, ed in fase calante, non avrebbe più senso tenerlo, e si brucerebbero come niente ben 60 milioni d'ingaggio spalmati in due anni. Alla fine, ciò che voglio dire è questo: se prendi Ronaldo per vincere in Europa e poi alla fine dei conti vinci solo nel tuo confine, non cambi nulla. Con ciò non voglio dire che la Juve non avrebbe dovuto prenderlo, ma se lo devi prendere devi osare di più. Detto questo, io sarei molto arrabbiato dopo martedì sera, e ci avrei messo molto per digerire un'eliminazione così precoce nonostante tutti i proclami fatti in estate.
Riguardo invece gli altri quarti, il Barcellona asfalta lo United al ritorno grazie ad un super Messi e ad un De Gea in serata decisamente no, il Liverpool idem col Porto, mentre il City batte 4-3 il Tottenham in una delle sfide più belle di sempre e al cardiopalma nella storia della competizione, ma venendo eliminata dagli " Spurs " in virtù della regola dei gol in fuori casa. Vorrei concentrarmi in particolare su questa sfida perchè il City ha fatto praticamente la stessa stagione della Juve. Partiti ancora una volta con l'ambizione della vittoria della Champions, alla fine viene eliminato nuovamente ai quarti steccando così ancora una volta, nonostante una barca di soldi spesi negli ultimi anni, che in fin dei conti non hanno portato nessun trofeo diverso da quelli che si avevano già in bacheca, e dall'importanza ancora maggiore. Incredibile la similitudine tra le due squadre se ci fate caso. Il Tottenham, dal canto suo, ha giocato con sfrontatezza e nonostante i quattro gol subiti non si è mai abbattuta ad ogni gol del City, rialzando sempre la testa e rispondendo ad ogni attacco dei " Citizens ", dando vita così oltre che ad un match bellissimo, anche ad una nuova piccola favola. Perchè ricordiamoci che ieri la squadra di Pochettino giocava senza la sua punta di diamante Kane, e con giocatori dal tasso tecnico ottimo ma non paragonabile a quello dei connazionali. Incredibile poi anche come l'undici di Eriksen e co. abbia anche rischiato la beffa al 95', con il gol dei padroni di casa che è stato annullato dal VAR, generando pathos prima da una parte e poi dall'altra, e grandissima felicità viceversa. Mi soffermo poi anche sulla prestazione dei singoli: Son trovo che sia uno dei giocatori più sottovalutati nel globo terracqueo. Grandissimo esterno d'attacco, uno dei migliori in circolazione. Ieri sera ha fatto ammattire la difesa della squadra di Guardiola, con la sua doppietta ha saputo dimostrare ancora che è veramente fortissimo, ma anche dall'altra parte c'è stato un De Bruyne semplicemente superlativo con 3 assist, oppure uno Sterling in stato di grazia e autore anche lui di una doppietta. E questi due giocatori non meritavano certo l'eliminazione, ma come già detto con la Juve, se i tuoi compagni non ti aiutano, specialmente in difesa dove tra Laporte e compagni è stato un disastro, difficilmente ottieni qualcosa. Guardiola poi non ne parliamo: già dalla conferenza stampa di ieri, nella quale ha dichiarato che preferiva far giocare bene la sua squadra piuttosto che vincere, si poteva capire come sarebbe andata a finire.
Non vedo l'ora di vedere adesso le semifinali: Barcellona - Liverpool e Tottenham - Ajax, specialmente quest'ultima. Si preannunciano entrambe delle gran belle sfide.
Scusate se mi sono dilungato troppo con le mie considerazioni
Edited by EDEN HAZARD THE TOP PLAYER - 19/4/2019, 15:39
|
|